Hai sentito parlare dell’S&P 50S&P 5000 ma non sai che cos’è? Quest’ultimo è un indice finanziario e rientra tra quelli più significativi e importanti del mercato azionario statunitense. L’indice è anche noto come Standard & Poor’s 500.
S&P 500 è rappresentato da questo numero, poiché rappresenta e include le 500 società americane maggiormente capitalizzate nell’intero mercato finanziario. Ma allora ha senso investire in questo indice?
Prima di tutto, dovrai accertarti di aver compiuto l’iscrizione su un broker autorevole e che disponga della licenza per poter operare, come per esempio TradeNow. Piattaforma nota per le features quali social e copy trading.
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L’indice finanziario S&P 500 include le azioni di colossi quotati sul Nasdaq Composite, Amex e NYSE (The New York Stock Exchange). Gli ultimi anni per questo indice hanno rappresentato i livelli massimi di sempre.
La spinta dello Standard & Poor’s 500 è stata agevolata dall’espansione economica dell’America e dalla politica della banca centrale degli Stati Uniti d’America, nonché la Federal Reserve System.
Come funziona il trading sull’indice S&P 500
Se ti stessi chiedendo come investire sull’indice finanziario S&P 500, devi sapere che lo strumento più importante con cui vengono effettuate le coperture nel mercato americano viene contrattato dal mercato globale di derivati, nonché CME (Chicago Mercantile Exchange).
Sicuramente lo Standard & Poor’s 500 rientra tra i migliori indici azionari da acquistare. Ma come in tutto, non è oro quel che luccica. Infatti, ti raccomandiamo sempre di prestare massima attenzione affinché tu non commetta gli errori da principiante.
Pensare che sia sempre produttivo ed efficace, investire in un indice come S&P 500 è sbagliato. Motivo per cui, suggeriamo sempre di cominciare a studiare ed impegnarsi e fare affidamento in broker autorevoli come IQ Option.
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Per poter fare trading con l’indice Standard Poor’s 500, una delle soluzioni più amate dai trader è sicuramente lo strumento finanziario derivato CFD. L’acronimo infatti sta per Contract for Difference.
Qualora volessi negoziare con i Contratti per Differenza sull’indice S&P 500, potrai farlo sui derivati futures la cui scadenza è fissata al trimestre più vicino.
Le scadenze trimestrali dell’indice finanziario Standard Poor’s 500 sono nei suddetti mesi: marzo, giugno, settembre e dicembre. Quindi, se negoziassi con i CFD S&P 500 il 12 dicembre, avrai tempo fino al massimo al 31 dicembre.
Approfondiamo meglio la storia dell’indice S&P 500
L’indice finanziario S&p contiene ben 500 aziende leader e ricoprono circa l’80% dell’intera capitalizzazione di mercato a disposizione. Ti basta sapere che opera con colossi quali Exxon, Apple e Microsoft.
Per far sì che tale indice possa suddividere le aziende in differenti settori come quello finanziario, sanitario, IT, energetico e al dettaglio, si avvale della tassonomia Global Industry Classification Standard.
Ma com’è andato l’indice finanziario durante il suo arrivo sul mercato?
Secondo gli esperti l’indice S&P 500 è decisamente tra i migliori che rappresentano il mercato azionario dell’America, tanto da essere definito come la spia d’eccellenza dell’economia degli Stati Uniti d’America.
Queste considerazioni di elevata importanza, garantiscono allo Standard Poor’s 500 una opinione di tutto rispetto, motivo per cui i trader credono che a favorire tali aspetti sia la sua metodologia di ponderazione e la composizione diversificata, che riescono a distinguerlo in meglio dal NASDAQ e persino dall’indice Dow Jones Industrial Average.
Ciò però non deve alluderti a semplici guadagni, anzi, tutt’altro. Come in ogni settore del trading online, dovrai osservare minuziosamente i grafici per comprendere l’andamento in borsa in tempo reale e storico.
Per poter analizzare attentamente questo dato, ti basterà iscriverti ad un broker con licenza e che sia appunto autorizzato ad operare, come nel caso di il broker (possibilità di aprire un account gratuitamente), ed usufruire dei grafici.
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L’S&P 500 è conosciuto fin dal lontanissimo 1923, ma solo durante il mese di gennaio dell’anno 1957 è stato esteso a ben 500 colossi americani. Come puoi notare sul grafico, ci sono parecchie oscillazioni.
Il motivo è legato al fatto, che nel corso del tuo tempo, l’economia americana ha subito parecchi alti e bassi tanto che vi sono dei periodi in cui c’è una notevole crescita, altri in cui c’è stata una recessione.
L’indice che rappresenta le aziende americane più capitalizzate, è gestito e sviluppato da S&P Dow Jones Indices, mediante un contratto di partnership (chiamato joint venture) insieme a S&P Global.
Joint venture e Ticker symbol S&P 500
Prima di proseguire con la lettura, qualora non sapessi il significato di joint venture e del ticker symbol utilizzato per indicare l’indice S&P 500, è giusto che tu ti soffermi a comprendere meglio.
- Joint venture: quest’ultimo è a tutti gli effetti, un contratto regolato tra due o più società, che decidono di sottoscriverlo per raggiungere un obiettivo comune, previo patto di collaborazione.
- Ticker symbol: in italiano è noto come simbolo ticker, mentre nel gergo tecnico di un trader che opera su molteplici mercati finanziari, si abbrevia con simbolo azionario. Ma che cos’è? Qual è la sua utilità?L’abbreviazione ha l’obiettivo di identificare in modo univoco, tutte le azioni che vengono quotate in borsa per un determinato titolo e un mercato azionario ben preciso. Un simbolo di borsa può essere rappresentato da numeri, lettere o entrambi.
Il simbolo azionario dell’indice S&P 500 è identificato dalle lettere SPX.
Qual è il rendimento medio S&P 500
Molto probabilmente, ti stai convincendo di investire sull’indice finanziario S&P 500 e ti quale sia il rendimento medio annuale per poter avere una panoramica completa e decisamente più limpida.
Secondo i documenti storici e le statistiche, il rendimento medio in un anno per l’indice Standard Poor’s 500 è di circa il 10%.
Sia chiaro, è una media che è stata calcolata e mantenuta costante dall’anno 1928 al 2016, ma non è certo che sia sempre così.
Potresti comunque approfondire e consultare il social trading di TradeNow, per avere un’idea di cosa pensano gli altri investitori. Infatti, questa features del broker in questione (autorizzato dalla CONSOB) è usata come una community di un social network, ma solamente ai fini delle attività di trading online.
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Quali sono le migliori strategie di S&P 500?
Stabilire quelle che sono le migliori strategie per andare in profitto con l’indice finanziario S&P 500, senza averle mai provate, non ha un senso logico. In questo settore non esiste la palla magica, si studia, si forma e si impara a migliorare sempre di più.
Riportiamo di seguito qualche esempio e dati in termini reali, in riferimento ad una tecnica utilizzata in passato dagli investitori. Innanzitutto sono state adottate tali strategie:
- Buy & Hold: la tecnica prevede soltanto che tu compia un acquisto iniziale, dopodiché, nessun’altra azione.
- PAC (Piano di Accumulo): dovrai compiere una serie di acquisti con il trascorrere del tempo. Sarà utile per compensare i prezzi di acquisto e soprattutto, qualora non avessi moltissimo capitale a tua disposizione, ma comunque vuoi investire per accrescere la posizione nel medio e lungo termine.
Come ti abbiamo detto in precedenza, non esista una vera e propria strategia di investimento S&P 500 che funzioni per certo. Qualora la quotazione seguisse un trend sempre in crescita, sicuramente la tecnica Buy & Hold sarà vincente, poiché comprerai tutto all’inizio, quando la quotazione è più bassa.
A questo punto va fatta una premessa: dal momento in cui il trend non si conosce in partenza, potrai utilizzare un PAC per mediare il prezzo d’acquisto (come abbiamo visto prima), in modo tale che risulti sempre compreso tra il valore massimo e minimo delle quotazioni.
Ogni strategia di trading online va però studiata soggettivamente e minuziosamente. Quindi, cerca consigli, suggerimenti, ma sappi che dovrai applicare le tecniche soltanto previe tue previsioni e analisi.
Come investire su S&P 500 con poco
Infine vediamo come puoi realizzare la tua strategia definitiva sullo Standard Poor’s 500. Qualora volessi capitalizzare poco denaro e quindi, compiere una tecnica poco costosa, la soluzione sarebbe ricorrere agli Exchange-traded fund.
Quest’ultimi sono anche noti come ETF, ovvero dei fondi comuni di investimento. Qualsiasi indice azionario a livello mondiale, consente di poter investire passivamente tramite questa tecnica.
Se invece volessi ricorrere alla strategia Buy & Hold, dovrai scegliere il momento giusto per comprare.
Il trader che invece, desiderasse realizzare un capitale a lungo periodo, potrà farlo con un PAC (Piano di Accumulo). In questo caso andrà scelta la frequenza di acquisti da compiere e la somma da impiegare ogni volta.
Suggeriamo per quest’ultima soluzione, di non comprare troppo spesso poiché le commissioni bancarie potrebbero pesare sul tuo rendimento finale.
Quali sono le aziende dell’indice S&P 500
Comprenderai che stilare un elenco completo delle 500 società più capitalizzate all’interno dell’indice finanziario S&P, possa essere praticamente interminabile.
Quello che forse non sai però, è che c’è un’altra lista chiamata Top 30 dello Standard Poor’s 500. Ma questo numero cosa sta ad indicare?
In questo elenco sono raccolte le migliori 30 società rispetto alle 500 contenute nell’indice S&P 500. Siamo sicuri che le conoscerai praticamente tutte. Eccole in elenco:
- Adobe
- Boeing
- Wells Fargo
- PepsiCo
- Comcast
- Cisco Systems
- Chevron
- Pfizer
- Merck & Co.
- Verizon
- The Coca-Cola Company
- The Walt Disney Company
- The Home Depot
- ExxonMobil
- UnitedHealth Group
- AT&T
- Intel
- Bank of America
- Procter & Gamble
- Mastercard
- Walmart
- Johnson & Johnson
- JPMorgan Chase
- Visa
- Berkshire Hathaway
- Alphabet
- Amazon
- Apple
- Microsoft
Sono colossi nel vero senso della parola, per questo motivo dovrai ponderare bene le tue previsioni di mercato e di conseguenza, come capitalizzare il tuo denaro riducendo i rischi.
Se fossi un neofita, il consiglio ricade certamente su IQ Option. In questo broker potrai depositare una cifra irrisoria pari a 10€, oppure aprire un profilo demo gratuito, all’interno del quale potrai usufruire dei crediti virtuali per cominciare a fare esperienza.
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Conviene per davvero investire nel S&P 500?
Dopo averti illustrato cos’è l’S&P 500, quali sono le aziende di cui è composto, come funziona, qual è il suo rendimento medio annuale e tutto ciò che concerne all’indice finanziario, vorremmo esporti le nostre conclusioni.
Innanzitutto, ti diciamo fin da subito che conviene soltanto se tu fossi propenso e avessi modo di poter valutare minuziosamente l’andamento di mercato sia storico che attuale, dello Standard Poor’s 500.
Gli ETF S&P 500 sono rischiosi così come lo sono tutti quelli che rappresentano un indice azionario. Infatti, parliamo di titoli che spesso il loro indice sintetico ha un rischio che va da un minimo di 5 ad un massimo di 7 (la scala massima è proprio 7).
Questo per dirti di considerare la capitalizzazione del tuo denaro su questo indice, soltanto se avessi le giuste competenze e budget alle spalle. Perché stai certo che non è un titolo che potremmo definire “tranquillo”.
Hai potuto vedere come le aziende americane (seppur le più capitalizzate e con tanta solidità), oscilleranno parecchio sul mercato, il che genererà sicuramente tanta instabilità e oscillazioni di mercato.
Un indice e investimento ETF decisamente volatile, quindi dovrai ragionare molto attentamente se volessi puntare al medio e lungo termine.
Prima che tu possa compiere errori e compromettere la tua attività di trading online, dovrai affidarsi esclusivamente a piattaforme autorizzate ed autorevoli.
Su alcune di esse, potrai aprire un account demo per evitare di rischiare di perdere capitale, perché come ti abbiamo detto, l’investimento su S&P 500 è rischioso per via della sua forte volatilità.